La nota, partendo dall’analisi delle diverse posizioni sorte tra gli interpreti rispetto alla ratio dell’art. 687 c.c., tende a dimostrare la correttezza della soluzione alla quale è pervenuta la sentenza in commento, ossia – avallata la lettura oggettiva dell’istituto – l’applicabilità della revoca del testamento per sopravvenienza di figli anche al caso, non contemplato dalla norma, di dichiarazione giudiziale di paternità. Alcune considerazioni riflessive, infine, sono dedicate all’estensibilità della caducazione del testamento anche all’ipotesi, esclusa dal tenore letterale della norma, di sopravvenienza di figli ulteriori, allo scopo di far emergere l’esigenza di un’ermeneutica correttiva della disposizione in termini di ragionevolezza